Cala Maramozza di Lerici
Recensione Utenti
Scarico fognario
Purtoppo, oltre all'accesso difficoltoso (e pericoloso), il problema più grave è rappresentato dal fatto che nel torrente scaricano i fabbricati, che si affacciano sullo stesso, addirittura fino a La Serra. Il tentativo di intubare quello che è un canale di scolo fognario (L'ODORE E' INEQUIVOCABILE) sono evidentemente stati vanificati da Madre Natura in occasione delle solite forti pioggie autunnali. Ad Agosto di due anni fa la Capitaneria di Porto fu addirittura costretta ad istituire il divieto di balneazione per un eccesso di batteri Escherichia Coli... In conclusione, se ci tenete alla salute, evitatela...
PS: consiglio anche di non tentare l'accesso passando per le proprietà private, magari parcheggiandovi il proprio mezzo, perchè i proprietari, sufficientemente incazzati al riguardo, hanno preso la simpatica abitudine di fare "simpatici scherzetti" sui mezzi incustoditi...
Spiaggetta
C'è il sole un ora al giorno.
Piccolo paradiso nascosto e poco conosciuto
Un po' stanchi del sovraffollamento di agosto delle spiagge di Lerici (la Liguria è stupenda, ma in alta stagione fare mare è anche stressante se si viaggia in macchina, per la quantità di gente e il problema parcheggi), abbiamo cercato di fare una giornata alternativa e siamo stati consigliati di cercare questa caletta di Levante. Cosa che consiglio di fare a tutti, basta una mezza giornata.
Come prima cosa, consiglio di lasciare la macchina dalle parti di Maralunga e poi di proseguire a piedi, basta seguire le indicazioni per l'Eco del Mare, o Fiascherino che è ben indicata. Alla fine si camminerà sì e no per un chilometro e mezzo, difficoltà bassa.
Poco prima di arrivare all'Eco del Mare e ai suoi parcheggi, c'è una curva a gomito. Lì si scavalca il guardrail e si scende. Non è subito un sentiero, ed è il pezzo un po' più difficile perchè ripido. Poi si intravederà il torrente (o meglio, il suo letto), ci sono anche delle corde che facilitano il tragitto in alcuni punti, fino ad arrivare ad un punto dove tutto si apre (ci sono gettate di cemento comode) e alla fine basta fare qualche gradino e si arriva alla caletta.
Il paesaggio è strano e meraviglioso, è una insenatura incredibile, sinuosa e strettissima, con queste alte scogliere color ruggine ricoperte da pini marittimi e lecci aggrappati chissà come alla roccia.
E' uno scenario che non ti pare neanche di stare in Italia...
Mare straordinario, di un colore tra l'azzurro e il verde bottiglia.
Ad agosto NESSUNO.
La spiaggia è minuscola, ci sono scogli ma anche sabbia, con un asciugamano non si sta affatto male. Peccato solo che di sole ce ne sia gran poco e si stia per la maggior parte del tempo all'ombra. Non fosse così, ci saremmo tornati altre 100 volte.
Chiedete alla gente del posto, alla fine arrivarci non è difficile.
Altri contenuti interessanti su QSpiagge