Dettagli Recensione

Un posto selvaggio, magico, tranquillo, unico... nemmeno facile da raggiungere (noi avremo sbagliato strada credo 5-6 volte).
Per arrivarci senza vagare dietro a mille deviazione che poi nemmeno portano al mare, consiglio a un certo punto di prendere l'indicazione per il piccolo villaggio di Saktouria, lì la strada va verso il mare e si arriva alla spiaggia facendo massimo una quindicina di chilometri più o meno.
Appena arrivati, dall'alto io sono rimasto veramente a bocca aperta.. uno scenario unico, maestoso, stupendo.. Non pensavo a Creta esistesse un tratto di costa del genere.. Praticamente dall'alto domini una immensa duna di sabbia scura che scende giù per decine e decine di metri verso il mare, quasi si butta a picco nel mare, perchè di litorale effettivo "orizzontale" giù in basso c'è una striscia non molto larga. Divertentissimo scendere camminando sulla duna e sprofondando anche fin quasi alle ginocchia, col rischio però pure di ustionarsi, perchè la sabbia (è pure scura quindi attira i raggi ancora di più) è bollente. Consiglio a tal proposito di tenersi i pantaloni nella discesa. La spiaggia è completamente selvaggia quindi è bene portarsi ogni cosa, ombrellone e acqua in primis, anche se comunque sopra alla baia c'è una graziosa taverna se si volesse fare una "risalita" per pranzo. Proprio nella taverna il tipo ci ha detto che la duna continua la sua discesa per decine e decine di metri anche sotto al mare.. spettacolare.
Per quanto riguarda il mare, quando ci siamo andati noi era calmissimo, si stava da dio, l'acqua era trasparente e turchese e ad una estremità ci sono delle piccole formazioni rocciose in cui puoi anche divertirti un po' con la maschera.
Non avevo ricordi di emozionarmi così per una spiaggia. Se dovessi un giorno tornare a Creta, lo farei solo per rivedere Agios Pavlos..