Dettagli Recensione

Un posto unico ed atipico, che ricordo proprio per questo, oltre al panorama sensazionale che si gode dalla torre.
Consiglio di arrivare sino a torre Foghe in macchina, la strada è abbastanza agevole, a parte gli ultimi 1500 metri circa che diventa sterrata e un po' dissestata.
La torre è lasciata a sè stessa (e al vento), ma è ben conservata, soprattutto pensando che è del XVI secolo. Svetta maestosa su di una cima rocciosa a nord della foce del fiume Rio Mannu, regalando una vista che spazia per decine di chilometri, una cosa indimenticabile nelle giornate serene.
Per non parlare del tramonto, da non volere più andarsene via.
Una volta alla torre (in loco non c'è nulla), si lascia l'auto e per andare giù alla spiaggia bisogna fare a piedi un sentiero davvero messo male e anche un po' pericoloso in certi punti. Bisogna avere scarpe idonee, anche perchè la salita al ritorno è ancora più difficoltosa.
Una volta alla spiaggia, la location è quasi magica, si assiste all'incontro tra fiume e mare, stando su questa striscia di sabbia e ciottoli che sembra in balia di tutto.
Paesaggio selvaggio, incontaminato, rocce scure e rossastre in contrasto col verde della vegetazione, assenza di qualsiasi servizio. Notevole il canyon scavato dal fiume, ricco ai lati di fitta boscaglia mediterranea.
Gente pochissima (eravamo in 4 quel giorno), mare pulitissimo con sfumature del verde, non molto adatto ai bambini però.
Maschera e pinne e se volte che la giornata sia proprio da ricordare.
La provincia di Oristano vanta veramente perle sconosciute e nascoste (fortunatamente) ai più.