Dettagli Recensione

Due incendi in un anno, 2012 persa mezzo Km. quadro di pineta. Nel 2013 altri 4 ettari. Cittadini di questo paese, non ci vuole molto a capire che la mafia del cemento che si annida anche nelle istituzioni, tenta di asfaltare e cementare tutto. Per chi ricorda L'italia degli anni '60, non potrà scordarsi un giardino in fiore. Dall'altra sponda dell'adriatico gli slavi difendono con i denti i loro ambienti naturali, e prendono a cannonate da decenni i pescherecci italici che, dopo aver distrutto il loro ambiente di lavoro, tentano di devastare anche quello degli altri. Fra crisi economica pilotata e devastazione del territorio, è al turbocapitalismo che dobbiamo dire basta definitivamente. Il paese è del popolo ed il popolo è formato da cittadini normali, senza fronzoli per la testa, dove tutti, ma proprio tutti, lavorano con le manine ed il sudore della fronte per produrre solo quello che serve per vivere (tutti) decentemente, tassativamente nel posto in cui si vive. Tutto il resto è da eliminare una volta per tutte. Fine dei villoni, macchinoni, elicotteroni, barconi, navoni, feste, festine, crociere, crocierette, servi ecc.